ANCHE SE NEL LODIGIANO LA SITUAZIONE È SOTTO CONTROLLO, NON BISOGNA ABBASSARE LA GUARDIA. DA SAL UN APPELLO AD UTILIZZARE L’ACQUA DEL RUBINETTO CON PARSIMONIA, EVITANDO OVE POSSIBILE GLI SPRECHI.

Complice l’eccezionale ondata di caldo, con temperature elevate e precipitazioni sotto la media, tiene banco in questi giorni il tema della siccità e l’allarme per la riduzione delle scorte idriche nel nostro paese. Secondo il Corriere della Sera mancano all’appello 20 miliardi di metri cubi d’acqua, in pratica il 46% delle scorte idriche, un volume d’acqua pari a quello contenuto nel Lago di Como.

L’allarme è generalizzato e preoccupa anche i gestori dei servizi idrici, seppur in diversa misura, tanto che per il Lodigiano la situazione appare sotto controllo e non si temono ripercussioni, almeno nel breve periodo, per la fornitura di acqua potabile alle circa 70 mila utenze dell’ambito territoriale di Lodi servito da SAL. “Le nostre fonti di approvvigionamento sono tutte sotterranee e le falde acquifere sono fortunatamente ancora ricche di acqua – spiega il Direttore Generale di SAL, Carlo Locatelli – ma non dobbiamo sottovalutare i periodi di siccità che sommata alle alte temperature tende a far accrescere il fabbisogno della popolazione”. Il problema si sposta quindi su captazione, trattamento e distribuzione di acqua potabile, dal momento che, come è noto, sono attività altamente energivore e gli impianti per garantire un servizio di erogazione continuo e con adeguati livelli di pressione, hanno bisogno in primo luogo di una regolare e certa alimentazione. “Allo stato attuale – prosegue Locatelli -, il nostro sistema è adeguato dal punto di vista dell’approvvigionamento, in quanto i nostri pozzi pescano in profondità dove la falda è ancora ricca di risorsa idrica, ma è necessario realizzare nuovi pozzi, peraltro già progettati e in attessa di autorizzazione, per garantire un margine di sicurezza in caso di emergenze. Anche dal punto di vista del trattamento e della distribuzione, grazie anche agli investimenti realizzati in questi anni per potenziare gli impianti, riusciamo a soddisfare il fabbisogno del territorio, ma dal momento che non possiamo comunque permetterci di abbassare la guardia, siamo pronti ad investire nuovamente per il potenziamento degli impianti e l’estensione delle reti idriche e l’interconnessione tra i comuni: un buon viatico per affrontare al meglio le emergenze”.

Il Lodigiano fortunatamente può vantare una buona efficienza della rete idrica con perdite che si fermano al 23%, ben al di sotto della media nazionale che si attesta al 35% (fonte Blue Book – Utilitalia).

SAL consiglia agli utenti  di utilizzare l’acqua solo se necessario, evitando il più possibile gli sprechi e i picchi, ovvero l’utilizzo eccessivo nelle ore di punta, che fondamentalmente sono due, al mattino e all’ora di cena. A volte sono sufficienti alcune piccole accortezze per evitare gli sprechi: ad esempio fare la doccia al posto del bagno, innaffiare orti e giardini al mattino presto o la sera, ottenendo oltretutto una resa migliore. E non va dimenticato che ridurre gli sprechi, oltre ad essere un comportamento responsabile nei confronti della collettività e dell’ambiente, permette di alleggerire la bolletta dell’acqua.

Lodi, 23 giugno 2017