Sono state presentate oggi, nel convegno digitale “Le imprese idriche come motore per la ripartenza”, le strategie delle aziende idriche per fronteggiare la crisi sociale ed economica dell’era post Covid. Alla presenza seppur virtuale di stakeholder e partner, le tredici aziende di Water Alliance – Acque di Lombardia, la rete di imprese pubbliche del servizio idrico della Lombardia, hanno illustrato le proprie proposte per la ripartenza dell’indotto legato al settore idrico.

Gli amministratori di Water Alliance in un incontro a Cremona nel 2019

Nata nel 2015 per coniugare il radicamento sul territorio e le migliori pratiche nella gestione pubblica dell’acqua, dal 1° gennaio 2020 Water Alliance si è allargata a tutti i gestori pubblici lombardi. A BrianzAcque, Gruppo CAP, Lario Reti Holding, Padania Acque, Pavia Acque, SAL, Secam, Uniacque si sono infatti aggiunte Alfa, Acque Bresciane, Como Acqua, MM e Gruppo Tea. La prima rete nazionale dell’acqua pubblica è diventata un vero e proprio modello non solo per il sistema Lombardia, ma per tutto il Paese.

Con un fatturato di circa un miliardo di euro e più di tremilaseicento dipendenti, attraverso una rete idrica di circa 40 mila chilometri e una rete fognaria di circa 34 mila, Water Alliance mira a migliorare i servizi offerti a più di 1.200 comuni per un totale di 8 milioni e mezzo di abitanti serviti.

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Il depuratore di Lodi

Un sistema in continua evoluzione che grazie a una portata di investimenti, stimati attorno ai due miliardi di euro per il periodo 2020-2025, rappresenta una novità unica nel panorama delle utilities italiane in grado di ammodernare ed efficientare il servizio idrico nel suo complesso e creare valore per la comunità. Tra le 13 aziende riunite in Water Alliance, anche la lodigiana SAL, che fin dall’avvio della rete ha creduto nelle potenzialità della sinergia: “Anche noi siamo pronti a fare la nostra parte, con i 50 milioni di euro che stiamo investendo per il periodo 2020-2025 – spiega Giuseppe Negri, presidente di SAL -. Si tratta di uno sforzo economico considerevole, che servirà a completare le dorsali idriche della provincia, a potenziare acquedotti e depuratori, ad ammodernare le reti idriche e fognarie, e a procedere con la sostituzione dei contatori tradizionali con i nuovi smart meter dotati di telelettura. Per il nostro territorio e i suoi 230mila abitanti, 50 milioni di euro sono un volano per sostenere la ripresa dell’economia lodigiana”.

“L’allargamento di Water Alliance rappresenta un’importante novità per il panorama delle utilities italiane, una sinergia rivelatasi più che mai vincente nel superare la crisi scatenata dalla pandemia, grazie alla sua stretta interconnessione con la comunità degli stakeholder e al suo radicamento sul territorio, afferma Alessandro Russo, Portavoce di Water Alliance. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di creare un’alleanza ancor più forte con le istituzioni affinché questo momento di difficoltà diventi un’occasione fondamentale per creare opportunità di occupazione e di investimento, facendo leva sulle migliori pratiche nella gestione pubblica dell’acqua”.

L’acqua rappresenta un monopolio naturale e un diritto universale. Il nostro Paese necessita di un nuovo modello di gestione pubblico e partecipato del ciclo integrato dell’acqua. Per farlo bisogna puntare sugli investimenti che contribuirebbero in maniera sostanziale a far ripartire l’economia con importanti ricadute anche a livello locale, commenta Stefano Buffagni, Viceministro dello Sviluppo Economico. Il Governo sta lavorando all’ammodernamento dell’infrastruttura idrica, introducendo soluzioni tecnologiche avanzate di monitoraggio e telecontrollo, offrendo un servizio migliore, più efficiente e sostenibile ai cittadini. L’acqua è un bene primario, ma una risorsa sempre più preziosa e scarsa e nel contesto di cambiamento climatico e di crescente siccità, è questo il momento di agire per il bene delle generazioni future”.

‘Io sono sempre stato favorevole alla gestione pubblica dell’acqua. È necessario però costruire una rete di società in house, che riescano a dare una risposta anche alle esigenze delle piccole realtà che da sole non sarebbero in grado di operare – afferma Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia. Una prova virtuosa l’ha data la rete Water Alliance, che ha creato quelle sinergie e quel risparmio di scala che dovrebbero essere alla base di un equo e opportuno utilizzo delle risorse e che consentono di effettuare investimenti congrui. Sono anni che sentiamo parlare di investimenti, ma poi non si fa molto. Questo è un momento di non ritorno: il pubblico deve avere il coraggio di intervenire sulla semplificazione della burocrazia, che sta rinviando ogni tipo di intervento. Ora o abbiamo il coraggio di iniziare questa fase di rivisitazione delle procedure oppure rischiamo di essere travolti dal mondo, che va molto più veloce di noi”.

In questo senso le tante attività promosse dalle aziende idriche e dai loro stakeholder permettono di attrarre e generare investimenti in moltissimi ambiti: dall’efficientamento delle infrastrutture idriche ai grandi progetti di economia circolare (ottimizzazione della risorsa idrica e recupero dei fanghi), al passo con le sfide della transizione energetica, passando dai più avanzati programmi di ricerca e sviluppo per rendere sempre più elevati gli standard di qualità dell’acqua. Una visione perfettamente aderente agli obiettivi del Green Deal europeo come è stato evidenziato da Veronica Manfredi della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea ospite dell’evento.

Solo per citare un esempio, nell’ottica della sostenibilità, Water Alliance si è impegnata ad acquistare energia green tramite gare congiunte. Nel corso del 2020 è stata lanciata per il terzo anno consecutivo una gara con le aziende dell’Utility del Piemonte per un valore di quasi 140 milioni di euro e la fornitura di 1 milione di MWh di energia elettrica da sole fonti rinnovabili. L’obiettivo è soddisfare in ottica green il fabbisogno delle imprese coinvolte e ridurre al tempo stesso l’impatto ambientale, con un evidente saving in termini economici. Un approccio che testimonia l’impegno crescente della rete verso una strategia comune di energy management orientata alla sostenibilità ambientale.

Il sistema di Water Alliance – Acque di Lombardia come modello di imprese strategiche per la ripartenza dell’economia è stato il focus del talk tenutosi oggi, mercoledì 8 luglio, che ha visto intervenire sul tema: Stefano Buffagni, Viceministro per lo Sviluppo Economico; Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia; Veronica Manfredi, Direzione Ambiente Commissione Europea, Mauro Guerra, Presidente ANCI Lombardia; Marco Dettori, Presidente di ANCE (Milano Lodi Monza Brianza); Giuseppe Viola,Direttore Generale Confservizi Lombardia; il Vice Presidente di Utilitalia Filippo Brandolini e Alessandro Russo, presidente di Gruppo CAP e portavoce di Water Alliance-Acque di Lombardia.