RINNOVATO E POTENZIATO L’IMPIANTO PRINCIPALE DEL SISTEMA CHE COMPRENDE MAIRAGO, BERTONICO, CAMAIRAGO, CASTIGLIONE D’ADDA, CAVENAGO D’ADDA, SECUGNAGO, TERRANOVA DEI PASSERINI, TURANO LODIGIANO, GRAZIE AD UN INVESTIMENTO DI 853MILA EURO CHE STRIZZA L’OCCHIO ALL’AMBIENTE E MIGLIORA LA QUALITÀ DELL’ACQUA PER 17MILA CITTADINI DEL MEDIO LODIGIANO.
Un impianto rinnovato e potenziato che migliora la qualità dell’acqua potabile ed è in grado di produrre e utilizzare energia elettrica da fonte rinnovabile. Si presenta così la Centrale intercomunale di Mairago, con i locali tirati a lucido, un nuovo sistema di potabilizzazione biologica e 103 metri quadrati di nuovi pannelli fotovoltaici posati sul tetto.
L’intervento di ammodernamento, costato 853 mila euro, è stato realizzato interamente dal SAL (ad esclusione delle opere civili) per migliorare il processo di potabilizzazione con il conseguente miglioramento della qualità dell’acqua erogata ai 17 mila cittadini serviti dal sistema acquedottistico, che, oltre a Mairago, comprende i comuni di Bertonico, Camairago, Casalpusterlengo (località Vittadone), Castiglione d’Adda, Cavenago d’Adda, Secugnago, Terranova dei Passerini, Turano Lodigiano. Situata lungo la strada provinciale 26 nella frazione di Basiasco, la Centrale di Mairago, con un erogato medio annuo di 1,5 milioni di metri cubi, è il maggiore impianto del sistema ed è in grado di soddisfare il 71% del suo fabbisogno idrico.
La principale novità tecnologica consiste nell’installazione di 8 nuovi filtri in pressione che garantiscono maggior rapidità nel processo di potabilizzazione rispetto al precedente sistema di filtrazione a gravità (vasche aperte) e consente l’introduzione del processo di ossidazione biologica che, per la rimozione del Ferro e Manganese, elementi naturalmente presenti nell’acqua di pozzo, utilizza solo l’ossigeno proveniente dalla torre di strippaggio in sostituzione ai reagenti chimici.
Sul tetto degli edifici è stato realizzato un impianto fotovoltaico da 16 KW con il chiaro intento di ridurre l’impronta ambientale del processo di potabilizzazione che avviene all’interno di impianti particolarmente energivori; da un lato si riducono i consumi, grazie all’efficentamento, dall’altro si aumenta la “quota” rinnovabile dell’energia utilizzata. La portata di punta dell’impianto è attualmente di 100 litri al secondo, ma è già stato progettato, ed è in attesa di autorizzazione, la perforazione di un nuovo pozzo che porterà la potenzialità fino a 130 litri al secondo. L’opera ha riguardato anche il risanamento e la riqualificazione di tutti gli edifici.
“Quella che viene inaugurata oggi – dichiara Antonio Redondi, Presidente di SAL srl – è un’opera importante che puntella un percorso intrapreso sei anni fa e destinato a proseguire anche nei prossimi anni finalizzato ad elevare il livello qualitativo dei nostri impianti di potabilizzazione per rendere ai cittadini un servizio di erogazione di acqua potabile sempre migliore.”
Lodi, 16 giugno 2017