WATER ALLIANCE ENTRA NELLA FASE DUE: IN ECOMONDO RACCOGLIE LA SFIDA PER LA SOSTENIBILITA’ NELLA GESTIONE DELL’ACQUA.
La cornice di Ecomondo come contesto ideale per raccogliere la sfida della sostenibilità ambientale e aprire la “fase due” dell’alleanza per la gestione dell’acqua: le otto aziende pubbliche del servizio idrico lombardo che l’anno scorso hanno dato vita alla Water Alliance hanno scelto Ecomondo per avviare i nuovi progetti comuni. Oggi, nella fiera internazionale della Green Economy, hanno fatto il punto sui risultati raggiunti nel primo anno di attività della rete di imprese e hanno pianificato i prossimi passi per le nuove sinergie che hanno lo scopo di garantire sempre più, e sempre meglio, la qualità, l’economicità e la capacità di innovazione nella gestione del ciclo dell’acqua. Parole d’ordine sostenibilità e condivisione del valore con il territorio: dopo i risultati concreti ottenuti con le gare congiunte per la fornitura di energia elettrica e del gas, in questa nuova fase la Water Alliance si concentrerà sulle sinergie per ottimizzare la ricerca degli inquinanti, sullo studio delle soluzioni più innovative per la gestione dei fanghi, sul contributo che la competenze delle aziende idriche può apportare ai Contratti di Fiume e sulla costruzione di nuove forme di dialogo fattivo con gli stakeholder. Oggi, insieme, le 8 aziende della Water Alliance portano l’acqua a oltre 5 milioni e mezzo di cittadini lombardi (più della metà degli abitanti della regione) e nei prossimi anni investiranno più di 800 milioni di euro nel servizio idrico. Il contratto di rete, lo strumento che ha permesso di dar vita alla rete di imprese, è stato sottoscritto da Gruppo CAP (che serve la Città metropolitana di Milano), Brianzacque (gestore del servizio idrico per la provincia di Monza e Brianza), Uniacque (Bergamo), Padania Acque (Cremona), SAL (Lodi), Pavia Acque (Pavia), Gruppo Lario Reti (Lecco) e Secam (Sondrio): “L’obiettivo per cui abbiamo deciso di lavorare insieme è fare squadra per trovare insieme le soluzioni ottimali alle esigenze di un territorio che cambia e cresce con noi – commenta Alessandro Russo, portavoce della Water -. Non possiamo più limitarci a fare bene il nostro lavoro portando nelle case acqua buona e garantendo reti fognarie e depuratori efficienti: la sfida è riuscire a fare tutto questo in modo sempre più sostenibile, riducendo sia i costi sia l’impatto ambientale delle nostre attività”. All’incontro erano presenti anche Roberto Ferrari, Amministratore Delegato e Antonio Redondi Presidente di SAL il quale ha presentato il primo report di avanzamento lavori del progetto “Qualità delle acque del fiume Adda” finanziato da Water Alliance e incentrato sul monitoraggio degli effetti dello scarico del depuratore di Lodi sul sistema idrico naturale. “Sin dalle prime indagini – ha spiegato Redondi -, che vengono svolte secondo un piano integrato dai laboratori di SAL, Amiacque (Gruppo Cap-Holding) e GRAIA (società specializzata nel monitoraggio degli ambienti acquatici, risulta che le acque di scarico rispettano la normativa vigente e dimostrano un’ottima efficienza depurativa. Lungo il percorso della roggia Molina, primo recettore dello scarico si assiste addirittura ad una riduzione di concentrazione dei principali parametri di riferimento. Inoltre il confronto nel fiume Adda fra la sezione a monte della confluenza e quella a valle della stessa mostrano che né dal punto di vista chimico né da quello biologico si osserva uno scadimento qualitativo. Lo studio, che dovrebbe terminare entro la fine del 2016, si sta occupando anche degli aspetti idrogeologici legati alla portata del fiume, da cui risulta che gli scarichi del depuratore vengono diluiti mediamente tra le 400 e le 1000 volte.” Il percorso comune della Water Alliance è stato presentato nello stand di Gruppo CAP in Ecomondo, nel padiglione D1, Global Water Expo, corsia 4 stand 15, dove sono in corso anche le riunioni dei gruppi di lavoro tecnici della Water Alliance, con l’obiettivo di confrontarsi con gli operatori presenti per raccogliere stimoli, mettere in rete best practice e aprirsi alle innovazioni proposte dalla principale fiera italiana dedicata all’ambiente e alla sostenibilità. Water Alliance “Water Alliance – Acque di Lombardia” è la prima joint venture contrattuale tra aziende idriche in house della Lombardia. Il progetto coinvolge Gruppo CAP, BrianzAcque, Uniacque, Padania Acque, Gruppo Lario Reti, Sal, Pavia Acque e Secam, otto aziende in house del servizio idrico integrato che insieme garantiscono un servizio di qualità a oltre 5 milioni e mezzo di abitanti (più della metà dei cittadini lombardi) e che hanno deciso di fare squadra per coniugare il radicamento sul territorio e le migliori pratiche nella gestione pubblica dell’acqua. Il progetto ha il patrocinio di ANCI Lombardia e Confservizi Lombardia. Come aggregato, nel settore idrico le sette aziende sono seconde in Italia solo ad ACEA. Insieme servono poco meno di 1000 Comuni (976), dove erogano ogni anno oltre 500 milioni di metri cubi d’acqua, con 28mila km di rete di acquedotto e circa 3mila pozzi. I depuratori sono più di 500, ai quali confluiscono oltre 20mila km di rete fognaria. I ricavi complessivi si attestano sui 700 milioni. Nei prossimi cinque anni, le sette aziende investiranno oltre 800 milioni di euro.
16 novembre 2016