Finanziati i progetti candidati al bando nazionale per ridurre le perdite nella rete idrica

Lodi, 18 gennaio 2023 – Alla vigilia della festa del patrono di Lodi non poteva arrivare notizia migliore. SAL è stata ammessa al finanziamento del PNRR per gli interventi che serviranno a ridurre le perdite di rete e potrà usufruire di fondi per quasi 11 milioni di euro. La graduatoria nazionale della nuova tranche di finanziamenti è stata resa nota ieri, con SAL al sesto posto tra circa 160 candidature. Solo 12 quelle ammesse e finanziate.

Complessivamente, gli interventi presentati dall’Ufficio d’Ambito di Lodi al bando PNRR e progettati da SAL per ammodernare e digitalizzare la rete idrica ammontano a quasi 18 milioni di euro, 7 dei quali già autofinanziati dall’azienda lodigiana.

È un risultato straordinario che ci permetterà di migliorare ulteriormente la qualità del servizio, ridurre le perdite e investire in digitalizzazione – commenta il direttore generale di SAL, Carlo Locatelli -. Nel lasso di tempo tra la prima e la seconda finestra del bando abbiamo incrementato la fase di progettazione, per passare dagli studi di fattibilità tecnico economica al progetto definitivo”.

Il bando da 900 milioni emesso dal Ministero delle infrastrutture per assegnare i fondi PNRR era stato diviso infatti in due finestre temporali. Nella prima, la scorsa estate, la candidatura avanzata dall’Ufficio d’Ambito di Lodi era stata ammessa ma era risultata al primo posto tra quelle non finanziate per carenza di fondi. La seconda finestra temporale si era aperta in autunno e la graduatoria ha premiato questa volta gli sforzi lodigiani: “Siamo davvero soddisfatti di questo risultato – dice Severino Serafini, presidente dell’Ufficio d’Ambito di Lodi -. Mi preme ringraziare il personale di SAL ma anche il direttore e i dipendenti dell’Ufficio d’Ambito per il lavoro che hanno svolto: è la conferma che se si lavora in sinergia si possono ottenere vantaggi per tutto il territorio lodigiano”.

Interessati dalle varie attività saranno 922 chilometri di rete idrica, vale a dire il 65% dei 1.411 chilometri di tubazioni sotterranee presenti nel Lodigiano per distribuire l’acqua potabile. Si tratta quindi di due terzi del territorio provinciale (12 sistemi acquedottistici su 16): sono le aree che hanno evidenziato più criticità negli ultimi anni sul fronte delle perdite di rete, e distribuiscono ogni anno circa 15 milioni di metri cubi d’acqua a 160mila abitanti. L’obiettivo, a progetto ultimato, è ridurre le perdite di rete sotto il 25% su scala provinciale (nel 2021 le perdite di rete in provincia di Lodi erano pari al 30,4%; la media italiana era del 41%).

Anche il direttore tecnico Mario Cremonesi sottolinea l’impegno corale del personale di SAL: “La professionalità e il lavoro di squadra evidenziati in questi anni sono stati premiati. Alcuni interventi sono già in corso, per esempio la sostituzione dei contatori tradizionali con i nuovi smart meter e il rilievo informatizzato delle reti. Ora grazie a questi fondi potremo accelerare la realizzazione del piano investimenti”.

I progetti previsti da SAL riguardano filoni diversi: il completamento del rilievo informatizzato delle reti tramite GIS; l’installazione di misuratori e contatori smart sia sugli impianti e reti di distribuzione sia per gli utenti; la modellazione idraulica e la distrettualizzazione delle reti, per il controllo attivo delle perdite; l’implementazione di un software di water management system a supporto dell’analisi e delle decisioni, oltre ovviamente alle attività vere e proprie di ricerca delle perdite – sia con metodi tradizionali che innovativi – e agli interventi di riparazione.

Ringrazio tutto lo staff di SAL per questo primo traguardo – conclude il presidente di SAL Giuseppe Negri -. È una doppia soddisfazione: grazie a questo finanziamento potremo dare un’accelerata ai progetti per ammodernare il servizio idrico ma anche garantire un’iniezione di risorse economiche a beneficio dei cittadini, del territorio e di tutti i Comuni, soci di SAL insieme alla Provincia”.

Il numeri del servizio di acquedotto

Il servizio di acquedotto della provincia di Lodi si basa su 1.411 km di rete sotterranea, alimentata da 179 pozzi, con 50 impianti di potabilizzazione attivi che ogni anno consegnano agli utenti circa 22 milioni di metri cubi d’acqua. La bassa densità demografica (230mila abitanti, distribuiti in 60 comuni con decine di frazioni isolate) rappresenta una delle caratteristiche principali del territorio lodigiano: in proporzione, rispetto alle grandi città, per esempio servono più chilometri di tubazioni per raggiungere tutta la popolazione servita, con l’inevitabile aumento di costi per il monitoraggio e la manutenzione ordinaria e straordinaria di una rete così capillare e ramificata.