Protagonisti di un territorio che cambia: racconti dal servizio idrico.

Avviamo oggi una nuova rubrica tra le notizie del nostro sito. “Protagonisti di un territorio che cambia” è il titolo che avevamo lanciato qualche mese fa per raccontare attraverso le immagini come in provincia di Lodi l’uso alimentare dell’acqua del rubinetto sia prepotentemente entrato a far parte delle abitudini dei cittadini in diversi ambiti: dalle scuole all’attività sportiva, dalle manifestazioni culturali a quelle enogastronomiche. Protagonisti di un mondo che cambia è anche il titolo dell’edizione 2020 del calendario targato SAL e quando è stato realizzato nessuno poteva immaginare l’emergenza sanitaria in cui sarebbe piombato il nostro territorio, prima zona rossa d’Italia e seconda nel mondo dopo la provincia cinese di Hubei. Adesso che lo sport è fermo ai box, le scuole sono tutte chiuse e le manifestazioni pubbliche sospese ad oltranza, i protagonisti sono i cittadini che sono chiamati a fare sacrifici inimmaginabili anche solo due mesi fa. Un prezioso aiuto per i cittadini è il servizio idrico che funziona, in deroga alle disposizioni governative e regionali, senza soluzione di continuità. I cittadini si stanno rendendo conto, oggi più che mai dell’importanza di avere un rubinetto da aprire ogni volta che si ha bisogno di acqua, per bere, per lavarsi, per lavare la casa, per far funzionare gli elettrodomestici. Tutti sono in grado anche solo di immaginare a quali difficoltà andrebbero incontro se il rubinetto rimanesse asciutto, oppure se il water non fosse collegato al sistema fognario che in un istante allontana dalle nostre case le acque di scarico. Ma forse non tutti immaginano cosa c’è dietro a questa grande semplicità “a portata di mano” che garantisce la vita e le condizioni igieniche di base per la popolazione e per l’ambiente esterno.

Raccontiamo il nostro lavoro perché oggi i protagonisti del territorio che cambia siamo anche noi di SAL che dobbiamo gestire un sistema di impianti e reti che permettono di erogare per quasi 70mila utenti i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione in tutto il Lodigiano dove ci sono 177 pozzi, 53 impianti di potabilizzazione, più di 1.400 chilometri di rete idrica e quasi 900 di rete fognaria oltre a 70 depuratori. E lo facciamo con l’impegno e la responsabilità di chi ha a cuore il nostro territorio.

La cura dei pozzi

Nei giorni scorsi due interventi di SAL a Casalpusterlengo e Codogno

Il pozzo è la porta d’ingresso dell’acqua nel sistema idrico integrato e raggiunge profondità che variano tra i 40 e i 150 metri, a seconda di dove si trovano le migliori falde acquifere da cui prelevare tutta l’acqua che serve al territorio: in provincia di Lodi ogni anno ne vengono prelevati circa 33milioni di metri cubi.

Il rendimento idraulico dei pozzi può diminuire nel tempo a causa di molteplici fattori legati alle caratteristiche chimiche e fisiche dell’acqua e della falda sotterranea. L’utilizzo continuo e prolungato del pozzo può infatti provocare incrostazioni o intasamenti della colonna filtrante che tendono a rallentare il flusso dell’acqua. Anche in provincia di Lodi, il territorio in cui opera SAL, è necessario talvolta rigenerare i pozzi con interventi di manutenzione che consentano di mantenere il livello di pressione dell’acqua nella rete idrica e quindi di garantire a tutti i cittadini una fornitura continua e di qualità.

In questa settimana abbiamo effettuato due interventi di rigenerazione dei pozzi, uno a Codogno e uno a Casalpusterlengo (vedi foto).

Esistono diverse tecniche per pulire i pozzi migliorandone l’efficienza e i lavori vengono svolti da ditte specializzate sotto la supervisione dei tecnici SAL. Nel caso dei due interventi di questa settimana, prima a Codogno poi a Casalpusterlengo, è stato utilizzato il metodo “hydropulse” che consiste nell’immissione di aria a elevata pressione nella colonna del pozzo per rimuovere i detriti e le incrostazioni calcaree che ostruiscono i filtri del pozzo medesimo. Pulendo le maglie del filtro con un getto d’aria ad alta pressione si agevola il passaggio dell’acqua verso l’interno della colonna e, in pratica, viene ripristinata la normale efficienza di rendimento idraulico del pozzo.