Il finanziamento coprirà il 50% degli investimenti di SAL nel periodo 2022-25: in tutto, opere per 60 milioni di euro per migliorare l’efficienza delle infrastrutture idriche.

Trenta milioni di euro dalla BEI (Banca Europea per gli Investimenti) per il servizio idrico lodigiano. È l’importo del finanziamento che SAL ha ottenuto e che servirà a coprire il 50% degli interventi pianificati dall’azienda lodigiana per il quadriennio 2022-25, distribuiti nei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. Il restante 50% sarà garantito da risorse proprie e dai contribuiti per 10 milioni di euro assegnati da Regione Lombardia all’Ufficio d’Ambito di Lodi nel contesto del Piano Marshall.

SAL realizzerà quindi interventi per 60 milioni di euro in quattro anni, che serviranno per migliorare “la qualità e la resilienza dei servizi idrici e delle acque reflue – come spiega la stessa Banca Europea -. Il progetto contribuirà agli obiettivi della Banca in materia di energia sostenibile e risorse naturali, nonché di azione per il clima e sostenibilità ambientale”.
L’accordo siglato con la BEI è stato presentato ieri dai vertici dell’azienda, che hanno colto l’occasione per illustrare le opere principali previste per i prossimi quattro anni dal Piano degli investimenti, aggiornato anche alla luce delle necessità del territorio e dell’aumento dei costi delle materie prime.
“Siamo davvero soddisfatti di questo risultato, che permette a SAL di fruire di finanziamenti utili per migliorare il servizio idrico dei 230mila abitanti lodigiani – ha spiegato il presidente Giuseppe Negri -. Il prestito concesso da BEI è la conferma dell’ottimo lavoro svolto in questi anni da SAL non solo per gestire il servizio, ma anche per pianificare e progettare gli interventi necessari per far fronte alle nuove sfide ambientali dell’intero territorio lodigiano”.

Un momento della presentazione in SAL del contratto siglato con BEI

Durante l’incontro sono state segnalate le opere principali previste fino al 2025, che impegneranno almeno 36 milioni sul totale dei 60 previsti: di questi 36 milioni, 16,5 saranno destinati al servizio di acquedotto, 6,3 al potenziamento delle reti fognarie, 12,5 alla depurazione delle acque di scarico, infine 7,5 milioni ai servizi trasversali, dalla realizzazione di una sede unica per SAL al rinnovo del parco automezzi, in cui progressivamente si stanno introducendo mezzi ibridi e sempre meno inquinanti.
Ciascun intervento risponde a obiettivi specifici previsti da ARERA: per esempio, analizzando le opere principali il 48% è finalizzato a migliorare la qualità della depurazione, il 27% a migliorare la qualità dell’acqua potabile, il 10% a ridurre le perdite idriche e così via – ha aggiunto l’ing. Carlo Locatelli, direttore generale -. Il Piano degli investimenti è un piano dinamico, che necessita di essere aggiornato periodicamente. La sua gestione, dalla rilevazione dei bisogni del territorio alla progettazione e realizzazione delle opere, richiede una gran mole di lavoro che trova la propria finalizzazione grazie anche al dialogo con l’Ufficio d’Ambito e i Comuni soci di SAL”.

I dettagli del finanziamento BEI sono stati illustrati dal direttore amministrativo Massimo Boari: “È una novità per BEI finanziare una società con fatturato inferiore a 50 milioni di euro – ha segnalato Boari -. È la conferma che BEI ha riconosciuto in SAL una società con una solidità finanziaria e patrimoniale tra le migliori di quelle esaminate nel settore idrico assegnando un rating elevato. Prima di accordarci il finanziamento i funzionari di BEI hanno esaminato i bilanci di SAL, verificato i piani economici finanziari e i piani investimenti, identificando benefici che la collettività lodigiana avrà in termini di qualità dell’acqua, miglioramenti ambientali grazie alle più moderne tecniche di depurazione e alla riqualificazione della rete”.
La prima tranche di finanziamento, per 8 milioni di euro, è prevista nel mese di giugno, da rimborsare in 15 anni, con tassi estremamente vantaggiosi rispetto al mercato finanziario ordinario.

L’ing. Mario Cremonesi, direttore dell’area tecnica, ha presentato una panoramica delle opere principali previste entro il 2025. Diverse sono strategiche per la distribuzione di acqua potabile: il potenziamento delle centrali di acquedotto di Borghetto Lodigiano, Castiraga Vidardo e San Martino in Strada; la realizzazione del nuovo impianto di potabilizzazione di Crespiatica e anche del nuovo impianto Lodi in zona Faustina, per supportare lo sviluppo del capoluogo; e la conclusione dei lavori per il raddoppio della centrale di Castelgerundo, incluso il prolungamento fino a Casalpusterlengo della dorsale dell’acqua che oggi si sta ultimando da Castelgerundo a Codogno.

I lavori in corso per la nuova Centrale di Acquedotto di Cavacurta (Castelgerundo)


Per quanto riguarda la fognatura, si segnala la realizzazione dei collegamenti fognari tra Bertonico e il depuratore di Castiglione, tra Massalengo e il depuratore di Pieve Fissiraga, tra Marzano e il depuratore di Merlino, tra San Lazzaro e la fognatura di Livraga, ma anche la centralizzazione del trattamento delle acque reflue di Orio Litta, Ospedaletto e Senna, presso un nuovo depuratore a Senna Lodigiana. Massicci gli investimenti per ammodernare e potenziare proprio i depuratori, a partire dagli impianti di Casalpusterlengo, Caselle Lurani, Castiglione, Galgagnano, Mulazzano.
Teniamo presente che quasi tutti gli impianti segnalati, sia nell’acquedotto che nella depurazione, sono in realtà al servizio di più comuni – ha detto l’ing. Cremonesi -. Da anni infatti gli investimenti di SAL rispondono in primo luogo alla logica di mutuo soccorso, per garantire al meglio l’efficienza e la continuità dei servizi”.
Non a caso negli ultimi anni la società idrica ha intensificato l’impegno per certificare i processi aziendali. Oggi SAL ha un Sistema di Gestione Integrato, certificato secondo gli standard internazionali ISO 9001, 14001 e 45001, e ha conseguito il riconoscimento di eccellenza da parte di Certiquality, rilasciato per il completamento dell’iter di certificazione dei tre sistemi senza alcuna non conformità.
Proprio la settimana prossima, dal 16 al 20 maggio, saremo impegnati con le visite ispettive di Certiquality – ha concluso Maria Pia Scaffidi, direttore dell’area servizi centralizzati che include il settore QSA -. Dovranno verificare in campo i requisiti per il rinnovo del Sistema di Gestione Sicurezza, il mantenimento del Sistema di Gestione Qualità e Ambiente, nonché l’estensione delle certificazioni alla centrale di potabilizzazione di Cavacurta e al depuratore di Zelo Buon Persico”.