Oggi al Cesaris di Casalpusterlengo e al Tosi di Codogno l’avvio del progetto finanziato da Provincia, Ufficio d’Ambito e SAL, primo in Lombardia per le scuole superiori. Brindisi simbolico con i sindaci e i dirigenti scolastici.

Ultimi collaudi nelle scuole superiori del Lodigiano per dissetare gli studenti, da settembre, con l’acqua di rete del territorio. E tra tante incertezze sulla ripartenza dell’anno scolastico, per i 17 istituti secondari di secondo grado di Lodi, Codogno, Casalpusterlengo e Sant’Angelo c’è una prima certezza: da quest’anno potranno dissetarsi a chilometro zero, riducendo drasticamente il consumo di plastica usa e getta.

È entrato nel vivo infatti il progetto “Easy Water”, lanciato sul finire dello scorso anno e finanziato da Provincia di Lodi, Ufficio d’Ambito e SAL, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Nei giorni scorsi in tutti i 17 plessi sono stati consegnati i 24 erogatori d’acqua (uno per ogni scuola sotto i 600 studenti, due per le scuole oltre i 600 studenti), e nei prossimi giorni saranno completati gli allacciamenti alla rete idrica ed elettrica. Dopo di che, a breve, saranno distribuite 12mila borracce a studenti e personale. Simbolicamente, la piccola rivoluzione è partita questa mattina dall’Istituto Cesaris di Casalpusterlengo e dall’Itas Tosi di Codogno, due scuole della ex-zona rossa.

Grazie alla collaborazione dei dirigenti scolastici, che in queste settimane ci hanno letteralmente aperto le porte degli istituti, abbiamo recuperato il tempo perso durante il lockdown – commenta il presidente di SAL Giuseppe Negri -. È un progetto a cui teniamo molto, per i vantaggi che potrà generare per gli studenti, le loro famiglie e gli istituti scolastici, in termini economici ma anche ambientali, e perché ci permette di dimostrare che il lavoro di squadra tra soggetti impegnati in ambiti diversi può generare valore aggiunto sul territorio”.

Lo conferma Francesco Passerini, presidente della Provincia e sindaco di Codogno, che ha partecipato al sopralluogo insieme a Elia Delmiglio, sindaco di Casalpusterlengo, e al direttore dell’Ufficio d’Ambito Ettore Ravazzolo. Con loro, per SAL, anche il direttore generale Carlo Locatelli e il direttore dell’area tecnica Mario Cremonesi, che insieme ai fornitori hanno definito gli ultimi passaggi per completare la messa in funzione di tutti i 24 erogatori entro settembre. “È un progetto che ci permette di affiancare le scuole del nostro territorio in modo concreto. In un momento storico così complesso è bello vedere gli sviluppi di un’attività che avevamo pianificato prima che la nostra provincia fosse travolta dal Covid – ha Francesco Passerini -. L’augurio è di guardarci indietro tra qualche anno e vedere i primi risultati in termini di miglioramento dell’ambiente in cui viviamo”.

Entro l’avvio dell’anno scolastico, per completare il progetto, saranno distribuite circa 12mila borracce in tritan (certificate per uso alimentare, riutilizzabili e lavabili in lavastoviglie) per tutti gli studenti e il personale dei 17 plessi, per rifornirsi agli erogatori. L’obiettivo, appunto, è ridurre l’inutile consumo di bottigliette di plastica, tenendo presente che nelle scuole superiori della provincia di Lodi si bevono in un giorno circa 3.500 litri d’acqua, pari a 7.000 bottiglie da mezzo litro.

Gli erogatori, allacciati alla rete idrica, distribuiranno acqua naturale, a temperatura ambiente oppure refrigerata. Sono stati installati negli istituti superiori di Lodi (Gandini, Verri, Maffeo Vegio, Bassi, Einaudi, Volta, Piazza, Merli), di Casalpusterlengo (Cesaris), di Codogno (Ambrosoli, Calamandrei, Novello, Tosi) e di Sant’Angelo Lodigiano (Pandini).