“Da qualche giorno abbiamo già consumato tutte le risorse che la Terra poteva darci nel 2022. Stiamo già usando le riserve e lo facciamo da decenni, tanto che quello che lasceremo alle generazioni future è un grandissimo punto di domanda”.
Ha fatto riferimento all’Overshoot day del 28 luglio il Prefetto di Lodi Enrico Roccatagliata in conclusione all’incontro di questa mattina nella sede di SAL prima di partire alla volta di Mairago dove ha visitato una delle maggiori centrali acquedottistiche del Lodigiano.

Da sinistra, Mario Cremonesi, Carlo Locatelli, il Prefetto di Lodi Enrico Roccatagliata, Antonio Redondi, Giuseppe Negri, Franca Rosa Guerini alla Centrale dell’Acqua di Mairago

Molti i temi toccati durante l’incontro tra il prefetto di Lodi e i vertici di SAL. Il direttore generale Carlo Locatelli ha illustrato gli aspetti principali della gestione del servizio idrico integrato con un occhio alla sostenibilità: dal prelievo di acqua dalle falde sotterranee, alla potabilizzazione, dalla depurazione dei reflui al recupero dei fanghi. Infine è intervenuto il presidente di SAL Giuseppe Negri per presentare i progetti di SAL che in collaborazione con le scuole e le società sportive del territorio hanno permesso di evitare in un solo anno il consumo di oltre 3 milioni di bottigliette di plastica monouso.

All’incontro hanno partecipato anche il consigliere delegato di SAL Antonio Redondi e il consigliere d’amministrazione Franca Rosa Guerini insieme ai dirigenti di SAL Mario Cremonesi (Area Tecnica), Massimo Boari (Area Amministrativa e Commerciale), Maria Pia Scaffidi (Qualità Ambiente e Sicurezza e servizi centralizzati).

Quella del prefetto è stata una visita istituzionale che è andata ben oltre le formalità cerimoniali, ma ha permesso di affrontare le principali tematiche legate alla gestione dell’acqua declinate nell’attualità dell’emergenza siccità. Un tema che per il momento riguarda solo il comparto agricolo e non la disponibilità di acqua potabile, ma che potrebbe in futuro interessare anche l’approvvigionamento quindi la fornitura di acqua potabile, alla luce dell’impoverimento dei ghiacciai alpini, fonte di ricarica delle falde sotterrane da cui SAL preleva l’acqua per usi civili.

Da qui l’esigenza di ridurre gli sprechi idrici da parte degli utenti ma anche le perdite della rete idrica. In provincia di Lodi le perdite si attestano al 30%, un valore notevolmente inferiori alla media nazionale (41%) che SAL si è impegnata a ridurre: come primo step l’azienda ha presentato ai bandi PNRR progetti per 16 milioni di euro, 7 dei quali già finanziati, per ridurre le perdite occulte della rete idrica sotto il 25% entro 4 anni.

Durante l’incontro nella sede di San Grato il prefetto ha chiesto di approfondire alcuni temi quali la qualità dell’acqua erogata da SAL ai cittadini lodigiani e la gestione dei fanghi della depurazione. Un’occasione utile anche per gettare le basi di iniziative future quali l’adozione di protocolli di legalità e azioni di prevenzione delle truffe ai danni degli anziani da parte di falsi tecnici.